
I nostri amici a quattro zampe ci rendono la vita migliore e a noi piace ricambiare quella forma di affetto puro e disinteressato che ci regalano ogni giorno.
Lo facciamo prendendoci cura del loro benessere, assicurando i cibi migliori e ritagliandoci del tempo per condividere insieme momenti di svago. Non prestiamo minore attenzione al loro aspetto, che deve essere sempre ben curato.
Ecco perché sono importanti tutte quelle operazioni che servono a rendere assolutamente perfetto il loro bel manto, riassunte in maniera efficace dal termine toelettatura.
In particolare, in questo articolo vogliamo occuparci della cardatura, che non ha una funzionalità puramente estetica, ma contribuisce fortemente ad accrescere il benessere dei nostri amici pelosi, assicurando loro una perfetta forma, esattamente come meritano.
Che cos’è la cardatura del cane
La cardatura serve a sfoltire il sottopelo del cane, ovvero quella parte di pelo morbido, corto e lanuginoso che è sotto il pelo esterno. Durante questa pratica, che deve essere fatta in maniera scrupolosa e al tempo stesso delicata per evitare fastidi, vengono sciolti anche i nodi ed eliminate le impurità meno superficiali, raccolte a causa della loro presenza.
Il sottopelo isola e protegge la pelle del cane durante il periodo più freddo dell’anno, ma eliminarne l’eccesso è fondamentale, per mantenere in ordine il suo manto. Se è ben pettinato e privo di nodi, sarà meno soggetto all’attacco da parte di parassiti o agenti esterni. In questo modo la pelle respira meglio, migliora la circolazione sanguigna ed è favorita la ricrescita di pelo nuovo.
Cardatura o spazzolatura del cane: qual’è la differenza?
Si potrebbe pensare che spazzolare o cardare il pelo del cane possa significare la stessa cosa. In realtà non è così, perché la prima azione è superficiale e finalizzata prevalentemente a rendere piacevole l’aspetto del manto, mentre la cardatura è una pratica minuziosa, che agisce in profondità, garantendo uno stato di miglior benessere nel cane.
L’eliminazione del sottopelo morto e lo scioglimento dei nodi donano immediato sollievo ai nostri amici pelosi. Inoltre li proteggono dalla possibilità di raccogliere quelle impurità, come residui d’erba o spighette, che a volte possono risultare non solo fastidiosi, ma addirittura pericolosi. Basti pensare alle conseguenze che possono causare i forasacchi, insinuandosi accidentalmente fra il pelo.
Come cardare bene il tuo cane. I nostri consigli
La cardatura si effettua mediante una spazzola robusta, con impugnatura ergonomica in plastica o legno e testa dritta o leggermente curva, a seconda dei modelli. La dimensione del cardatore, che ha sempre setole in acciaio inossidabile, varia in proporzione alla taglia del cane.
Prima di procedere alla cardatura, è consigliabile passare sul manto un pettine a denti larghi, per facilitare il lavoro successivo. Il cardatore va impugnato delicatamente e si deve procede mantenendo la giusta sensibilità, per essere in grado di percepire l’eventuale fastidio da parte del nostro cane.
Il movimento non deve comportare una pressione troppo elevata, al fine di evitare di pungere o graffiare la cute, soprattutto nei punti più vulnerabili, come inguine e ascelle.
Il consiglio è di prestare tutta l’attenzione possibile nell’effettuare questa operazione, per evitare che risulti molesta al cane, che inevitabilmente si mostrerebbe contrario a subirla la volta successiva. Al contrario, agendo con delicatezza, il nostro amico peloso non potrà che esserci riconoscente, per aver sbrogliato il suo pelo e risulterà senz’altro disponibile in futuro.
Come fare la cardatura in base alla lunghezza del pelo (corto, medio, lungo)
I cani a pelo corto e fitto, come dobermann o boxer, non presentano sottopelo. Il manto è liscio e privo di nodi, ma è comunque presente il pelo morto, che va rimosso, per evitare che si sparga in ogni angolo di casa. In questi casi è sufficiente utilizzare una spugna in gomma morbida, da passare sul manto del nostro fedele amico.
Diverso è il caso dei barboncini, che con il loro pelo riccio hanno bisogno di una spazzola a setole larghe e in metallo, da usare insieme al rastrello che servirà a sciogliere i nodi presenti.
Come usare correttamente il cardatore?
È molto importante eseguire la cardatura in modo corretto, per ottenere buoni risultati, ma soprattutto per non creare brutti ricordi, o ancor peggio ferite, al nostro caro amico peloso.
La cardatura è essenzialmente un’azione di polso, che dobbiamo far roteare mentre immaginiamo di dividere il pelo in singole aree. In questo modo ci si può concentrare su una particolare zona, ruotando il cardatore dal centro verso l’esterno, per riuscire ad aprire il nodo senza fare male al nostro cane.
La cardatura va fatta una ciocca alla volta, cominciando dalle zampe e procedendo fino alla coscia. È importante seguire il verso del pelo, per non creare fastidio o dolore. Può capitare infatti che i nodi si impiglino alla spazzola, e in questo caso bisogna agire davvero con estrema delicatezza.
Con il tempo e l’esperienza si riuscirà anche ad applicare la giusta pressione, per portar via la massima quantità di sottopelo in eccesso, senza però provocare dolore.
Ogni quanto effettuare la cardatura?
La cardatura in genere non va fatta spesso come la spazzolatura, ma è sufficiente tenere una cadenza settimanale. Tuttavia in caso di cani a pelo lungo, come maltesi o golden retriever, è necessario ripetere l’operazione giornalmente, perché si avrà a che fare con un sottopelo molto folto, che si annoda facilmente.
La cardatura andrà inoltre intensificata nei periodi di muta. Non tutti i cani sono soggetti a questo fenomeno, ma quando è presente avviene due volte l’anno, in primavera e in autunno. Durante questa fase il cane può ritrovarsi con grandi quantità di pelo morto, che in alcuni casi si aggroviglia, non consentendo la giusta ossigenazione della cute e provocando fastidio.
È importante allora intervenire con frequenti operazioni di cardatura, anche per evitare che la presenza di un sottopelo folto e aggrovigliato possa divenire nascondiglio per eventuali parassiti.
3 consigli per scegliere il cardatore per il tuo cane
Abbiamo visto l’importanza di utilizzare questa particolare spazzola che ha la proprietà di ordinare i peli in maniera parallela, asportando nello stesso tempo il sottopelo morto ed eventuali impurità presenti fra di esso.
Per concludere, possiamo elencare pochi consigli utili per la scelta del miglior cardatore:
- Tener presente la taglia e la lunghezza del pelo del proprio amico peloso. In commercio esistono cardatori di dimensioni e caratteristiche diverse. Solo scegliendo quello giusto si potranno ottenere i migliori risultati.
- Assicurarsi che il cardatore abbia un’impugnatura ergonomica, pratica e antiscivolo. Il movimento di polso necessario per una buona cardatura sarà di certo agevolato da questa particolare caratteristica della spazzola.
- Prestare molta attenzione alla qualità delle setole, che devono essere ricurve in punta per evitare di graffiare la cute. Ancora meglio se scegliamo un cardatore professionale con doppia dentatura, posizionata in due sensi opposti: si ottengono in questo modo risultati ottimali, senza ferire la pelle dell’animale.
La cardatura è una pratica importante per tutti i cani che hanno un sottopelo consistente. È dimostrato che assicura loro un maggior benessere, ma perché questo sia vero è indubbio che si debba scegliere lo strumento migliore.E questo non basta. È essenziale agire con delicatezza e attenzione, per far sì che la cardatura non diventi un momento di sofferenza per i nostri fedeli amici, piuttosto un espediente per rafforzare un rapporto di sicuro già ben consolidato.